Istantanee
Tra linee dominanti e colore sapientemente amalgamato si affaccia la personalità pittorica di Carlo Alberto Cozzani, artista disposto a lasciarsi attraversare dai sentimenti del presente, dalla percezione del tempo e da un incessante e ciclico fluire. 
L’uomo, così come l’architettura da lui ideata, cerca e ritrova il dialogo con la natura, dapprima astraendo e poi recuperando la forma, interiorizzando ed elaborando un segno distintivo che lo contraddistingua in chiave antropologica. Chiari riferimenti antropomorfi, ottenuti con la resa tridimensionale affidata alla sovrapposizione dei contrasti tonali, capaci di passare dal chiaro allo scuro senza escludere una emotiva dominante fluorescente, rivelano una ricerca di significato caparbia e tenace, tutta incentrata sull’uomo. È la creazione, il fulcro del pensiero di Cozzani: non l’interrogarsi sul futuro e le sue prospettive, piuttosto lo scavare tra le pieghe di un passato che trattenga e fatichi a rivelare i suoi segreti, in una prospettiva di identità del tutto nuova. Empaticamente Cozzani si avventura nel reale tentando di rintracciarne frammenti di memoria attraverso i segni che esso conserva e manifesta; i suoi confini emotivi si confondono con quelle dei luoghi che attraversa, con le persone che incontra, con i paesaggi che osserva.
Nel suo operare artistico, una percezione introiettata e successivamente rielaborata origina un alfabeto simbolico capace di ragionare su scala sociale e filosofica, alla ricerca di una dimensione nel mondo che appartenga all’uomo in senso lato, che vada a sovrapporsi a una dimensione interiore prima ancora che a una fisica.
La forma indaga la propria esistenza attraversando il vuoto e il silenzio, tentando di spezzare i confini del concetto di astrazione per evolversi verso una nuova genesi, ricomposta da singoli frammenti che da principio sembravano appartenere a una dimensione accessoria e che divengono invece, alla luce di una sensibilità attenta, cardine portante di una poetica dell’esistenza.
L’anima dell’uomo può ancora trovare un posto vivendo secondo una logica di sentimento, sembra dirci Cozzani facendo eco alle parole di Agostino da Ippona: “non uscire fuori, rientra in te stesso: nell’uomo interiore abita la verità”. È sufficiente saper abitare: il segreto del vivere è nascosto all’interno del sentire, la verità dimora dentro noi stessi.

curatore mostra
francesca bogliolo

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